“Un’associazione che la destra politica vorrebbe semplicemente chiudere perché non affine alla sua visione del mondo”
“Nei mesi scorsi abbiamo seguito le vicende che hanno interessato la sede dell’associazione Mutuo Soccorso Milano. Lo abbiamo fatto con la volontà di svolgere un ruolo attivo per trovare una soluzione condivisa che potesse contemplare la possibilità che l’associazione potesse continuare a svolgere la sua attività solidaristica a favore di famiglie svantaggiate, unitamente al fatto che questa vicenda non fosse derubricata ad una semplice questione di ordine pubblico”. Così Vincenzo Greco, segretario Cgil Milano.
“L’associazione Mutuo Soccorso Milano si è costituita in seno al centro sociale Lambretta durante il periodo del Covid con lo scopo di aiutare e sostenere le famiglie, soprattutto quelle più fragili, in un periodo storico che bene tutti ricordiamo ma che frettolosamente qualcuno vuole dimenticare, far dimenticare”, prosegue Greco nella nota.
”Un’associazione che si è messa in rete con quanti si sono occupati della coesione sociale e della solidarietà, un’associazione che è stata riconosciuta per la sua opera, un’associazione che ha continuato fare solidarietà anche dopo il Covid sostenendo i più fragili e fornendo anche pasti caldi a chi non ha un tetto sopra la testa. Un’associazione che la destra politica vorrebbe semplicemente chiudere perché non affine alla sua visione del mondo”
“La Cgil, la Camera del lavoro metropolitana di Milano, è un’organizzazione di rappresentanza sociale che ha un punto di vista sulla società, sui suoi equilibri, sulla coesione e sulla solidarietà e di come questi fattori si esprimono e si concretizzano sul territorio”, sottolinea Greco. “Con questa convinzione, con questa consapevolezza, partendo dal nostro ruolo di rappresentanza, abbiamo favorito il dialogo istituzionale e abbiamo contribuito al trovare una soluzione pacifica che consenta all’associazione Mutuo Soccorso Milano di poter proseguire la sua azione nei prossimi anni”.
“Riconosciamo il positivo ruolo svolto dai diversi soggetti istituzionali, con particolare riferimento all’amministrazione comunale milanese, per la soluzione individuata che ha evitato di creare un clima di tensione sociale in città e che soddisfa le esigenze dell’associazione che attraverso la sua assemblea ha deciso di liberare autonomamente l’attuale sede, sulla quale gravava un provvedimento di sgombero, a favore della nuova sede in una condizione di affitto”.