venerdì, 22 Novembre, 2024
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La nuova installazione permanente alla Camera del Lavoro celebra l’antifascismo e la solidarietà

La Camera del Lavoro di Milano ha una nuova installazione che celebra la memoria storica antifascista attraverso il dialogo con l’arte contemporanea.

L’installazione, curata da Luigi Attilio Brianzi e realizzata dal collettivo Orticanoodles, comprende i quadri della Collezione Spagnola, una selezione di opere acquisite dalla CGIL negli anni ’70. Era l’epoca più buia per la Spagna, migliaia di lavoratori, studenti, intellettuali antifascisti venivano incarcerati dal regime di Franco. All’acuirsi della repressione, partì subito una mobilitazione internazionale di cui si fecero portatori Cgil, Cisl, Uil e il sindacato catalano. Venne contattato l’artista Rafael Alberti che coinvolse decine di artisti che cominciarono a donare le loro opere (tra questi Pablo Picasso), per organizzare una mostra mercato. La Camera del Lavoro coinvolse anche il Comune di Milano che mise a disposizione Palazzo Reale “dove si organizzò una meravigliosa esposizione, con una straordinaria miscellanea delle culture artistiche del tempo”, spiega Brianzi. Per sostenere economicamente il movimento antifranchista, la Cgil acquistò alcune opere.

Equipo Crónica, Variante della Famiglia di Carlo IV

Prima custodite in uffici e archivi, le opere sono ora visibili all’ingresso del palazzo di Corso di Porta Vittoria, per essere accessibili alla città.
Sono esposte: il quartiere Vallecas di Amalia Avia, Variante de “la Famiglia di Carlo IV” di Equipo Crónica, Llibertat , Coneixement, Lluita di Antoni Tàpies, Soy del quinto regimento di Rafael Alberti, Rilievo Ocra di Mateo Tito e Studio per una lunga notte di pietra di José Luis De Dios.

“La cultura è sempre stata uno strumento di emancipazione per le classi lavoratrici” sottolinea Luca Stanzione, segretario generale, “ed è nostro compito renderla fruibile a tutti, non solo a pochi. In un’epoca di crescenti minacce alle libertà democratiche, il legame tra memoria storica e cultura diventa ancora più cruciale per il nostro impegno sindacale“.

Il collettivo Orticanoodles ha realizzato un murale sulla parete dove, insieme al quadro “Variante de la “Famiglia di Carlo IV” di Equipo Crónica, è collocato “Fragmentos Intrinsecos”, realizzato dallo stesso collettivo: 4 opere realizzate con la tecnica del collage che richiamano il quadro di Equipo Crónica e dove si mescolano la figura di Teresa Noce, la dama con l’Ermellino, in una scomposizione che si muove e “che non ha schemi, come il percorso portato avanti da Equipo Crónica”. Lo spiega Wally, insieme ad Alita fondatore di Orticanoodles, che aggiunge: “Questo progetto si inserisce in una riflessione più ampia sulla libertà e l’identità collettiva, portando avanti un percorso di reinterpretazione e attualizzazione storica”.

Come nelle opere di Orticanoodles, anche La Variante de “La famiglia di Carlo IV” di Equipo Crónica è realizzata estrapolando immagini e personaggi da altri quadri, nello specifico dal dipinto del 1801 “La Famiglia di Carlo IV” di Francisco Goya.

Orticanoodles, Fragmentos Intrínsecos

Spiega Brianzi: “Gli Equipo Crónica utilizzavano il linguaggio della pop art, movimento artistico che replicava meccanicamente immagini tratte dalla cultura di massa. Riproducevano e reinterpretavano q

uadri storici, classici, che in Spagna negli anni Sessanta, durante il franchismo, venivano usati come strumento di propaganda e promozione Turistica dal “Ministerio de Información y Turismo”, così come il cibo (e c’è un’assonanza con la grande retorica sul cibo fatta anche oggi in Italia). Equipo Crónica usava questi elementi di propaganda capovolgendoli con ironia, facendo satira. Attraverso il dialogo con Orticanoodles noi “satirizziamo ulteriormente” attualizzando, contestando il potere. La finalità di questo nuovo allestimento in Corso di Porta Vittoria è ricordare l’impegno della Cgil nella lotta per la libertà, un impegno che viviamo nella nostra quotidianità”.

Perché, come aggiunge Wally, ”la storia dell’arte ci insegna che l’opera d’arte non è altro che la risposta più profonda che un a

rtista dà nei confronti del contesto in cui vive”.

La Spagna fu il penultimo paese europeo a liberarsi dalla dittatura, prima del Portogallo. In una fase storica in cui di nuovo, in Europa, si assiste all’ondata della destra reazionaria, “che vuole colpire soprattutto il sindacato”, sottolinea Luca Stanzione, la Camera del Lavoro di Milano vuole “esercitare la memoria, legandola all’arte e alla cultura, vicini a quella storia che non vogliamo solo ricordare, ma farne azione resistente, civile, militante”.

 

 

 

 

Clicca qui per vedere la presentazione dell’installazione

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