mercoledì, 25 Dicembre, 2024
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(foto di VBlock via Pixabay)

Ennesima causa vinta da Cgil e Inca contro una prassi discriminatoria di Inps che nega il diritto alla Naspi ai detenuti

Un nuovo, l’ennesimo, pronunciamento del Tribunale di Milano del 19 settembre riconosce il diritto alla Naspi (indennità di disoccupazione) a un lavoratore detenuto, seguito dalla Cgil Milano, che ha prestato attività lavorativa per l’Amministrazione Penitenziaria.

Una nuova, l’ennesima, vittoria della Cgil e dell’Inca Milano, che oramai da anni promuovono vertenze per ripristinare un diritto che Inps non riconosce, generando una feroce discriminazione verso persone che già versano in una condizione di fragilità.

“Va osservato che la peculiarità del lavoro penitenziario non può consentire l’introduzione di un trattamento differenziato tra i detenuti e gli altri cittadini in materia di assicurazione contro la disoccupazione” ci ricorda la sentenza. E ancora “Il lavoro penitenziario alle dipendenze del Ministero della Giustizia e quello libero subordinato sono assimilabili: pertanto non possono sussistere ragioni per escludere il diritto alla naspi qualora ricorrono tutti i presupposti previsti dalla normativa specifica”.

Lo abbiamo già chiesto più volte. Ora basta. Inps la smetta di perseguire politiche miopi e discriminatorie, continuando a soccombere nelle cause che la Cgil promuove, e riconosca da subito la naspi a tutti i lavoratori detenuti che ne hanno i requisiti. Noi non ci fermeremo e continueremo la nostra battaglia in tutte le sedi, a partire dalla costante promozione di vertenze e cause a tutela dei lavoratori detenuti.

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