sabato, 21 Dicembre, 2024
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E’ di oggi la notizia: Gianni Bombaci è stato insignito della Medaglia d’Oro della Città di Milano.

Non potremmo essere più orgogliosi! Gianni ha saputo unire l’impegno sindacale, civile e culturale, contribuendo in modo significativo alla crescita della nostra città.

Nato a Messina nel 1940, Bombaci si trasferisce a Milano nel 1963, avviando una lunga carriera sindacale all’interno della CGIL. Dopo essere stato Segretario generale dei bancari e membro della Segreteria confederale della Camera del Lavoro di Milano, ha ricoperto il ruolo di Responsabile dell’Ufficio Europa, curando rapporti internazionali con città come Francoforte, Lione e Barcellona.

Parallelamente, Gianni Bombaci ha coltivato un profondo amore per la cultura e la musica, facendone un mezzo di emancipazione per lavoratrici e lavoratori. Nel 1993 fonda l’Associazione Secondo Maggio, che organizza da trent’anni l’Atelier Musicale, un appuntamento imperdibile per gli appassionati di jazz, musica classica e contemporanea. L’Atelier, ospitato presso il salone Di Vittorio della Camera del Lavoro di Milano, ha dato spazio a giovani talenti e artisti affermati come Stefano Bollani, Tullio De Piscopo, e Roberto Vecchioni, oltre ad accogliere personalità di spicco come Dario Fo e Paolo Rossi.

Grazie alla sua dedizione, Bombaci ha reso la musica accessibile a tutti, proponendo eventi a prezzi contenuti e valorizzando le nuove generazioni di musicisti. Nel 2014 ha ricevuto il Premio Iseo Jazz, e la sua attività prosegue anche come Consigliere della Società Umanitaria, dove da vent’anni si occupa di promuovere cultura e musica.

Bombaci non è solo un organizzatore culturale, ma anche un poeta: le sue raccolte, molte delle quali dedicate a Milano, hanno ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio di poesia di Castell’Arquato nel 2016.

Con il conferimento della Medaglia d’Oro, la Città di Milano riconosce l’inestimabile contributo di Gianni Bombaci nel promuovere la cultura come strumento di emancipazione sociale e arricchimento collettivo. La Camera del Lavoro festeggia insieme a lui, orgogliosi di poterlo annoverare tra i protagonisti della nostra storia.

La sua figura rappresenta un esempio concreto di come il lavoro e la cultura possano camminare insieme, rafforzando i legami tra la città e le sue comunità.

 

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