Un 25 Aprile imponente, colorato, poco sobrio quello che si è tenuto a Milano, Città Medaglia d’oro della Resistenza.
Decine di migliaia di persone si sono radunate in corso Venezia per il corteo che ha celebrato gli 80 anni della Liberazione a Milano, città Medaglia d’oro. Tra bandiere e canti di Resistenza hanno attraverseranno corso Matteotti, piazza Meda, piazza della Scala, via Santa Margherita e via Mengoni per arrivare in piazza Duomo. L’arrivo é stato accompagnato da musiche partigiane suonate dalla banda.
“A noi di lezioni sulla democrazia non ne deve fare nessuno. Deve essere molto chiaro. E se vogliono, glielo diciamo anche con la sobrietà necessaria: la democrazia esiste in questo Paese grazie agli antifascisti che hanno dato la libertà“. È uno dei passaggi del discorso di Maurizio Landini, dal palco. “Oggi siamo di fronte a una situazione difficile, in cui abbiamo imparato che la democrazia e la libertà vanno coltivate giorno per giorno”.
“Papa Francesco – ha detto Landini – anche con le sue ultime parole ha continuato ad andare controcorrente, ha continuato a parlare di pace e di disarmo senza la quale la pace non c’è, di fermare le guerre in Ucraina come in Palestina”. Il Papa “ha chiesto di costruire la pace con la diplomazia, con la politica. Penso che sia assolutamente importante che in una giornata come questa da Milano così come da tutte piazze d’Italia arrivi messaggio molto forte: ora e sempre Resistenza”, ha affermato.
Pronti per il 17 maggio che, come sottolineato dal nostro segretario generale Cgil Milano Luca Stanzione, sarà il nostro secondo 25 Aprile. In Piazza Duomo alle 15.30 diremo tutti insieme che la città non può ospitare un convegno di neonazisti che parlano di deportazione. Milano è una città della pace, del futuro, che guarda all’Europa democratica.