Ci ha lasciati una delle più grandi danzatrici del ventesimo secolo. Carla Fracci si è spenta oggi nella sua Milano, città in cui è nata e che, grazie alle sue incomparabili doti artistiche, ha contribuito a rendere grande agli occhi del mondo. Lei era l’étoile della Scala.
Era un simbolo importante per il mondo dello spettacolo e della cultura, non solo in Italia. Ed alcune sue recenti dichiarazioni dimostrano come fosse fondamentale per lei testimoniare il valore di questo mondo alle nuove generazioni. Ai danzatori e alle danzatrici di domani diceva “I soldi servono sempre. Ma anche le idee, i progetti, l’intelligenza, l’umanità. Con serietà e umiltà.
Seguendo chi per età ed esperienza sa qual è la vita da percorrere. Lo vedo nelle piccole compagnie di danza che la pandemia ha letteralmente maciullato: hanno una forza di volontà che farebbero di tutto per non lasciare morire quest’arte. L’arte e lo spettacolo sono un bisogno per il cittadino, servono a crescere e migliorare, non è solo intrattenimento”.
Il suo esempio e le sue parole danno uno schiaffo a chi sostiene che “con la cultura non si mangia”.
L’arte, lo spettacolo, la cultura sono il nutrimento di una società civile. Ed è più che mai necessario salvaguardare e valorizzare le donne e gli uomini che in questo mondo lavorano.
Ciao Carla. Grazie.