venerdì, 22 Novembre, 2024
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Centinaia di persone in Piazza San Babila il primo ottobre, a quasi un anno dall’inizio della guerra in Palestina dopo il rapimento di ostaggi israeliani da parte di Hamas. La guerra infiamma in tutto il Medioriente. Per questo la Cgil, Anpi, Arci, Aned, Pd, Avs, 5Stelle e moltissime associazioni si sono prima riunite in presidio, poi partite in corteo verso Piazza Santo Stefano, Milano, per dire basta guerra e basta all’escalation militare.

“La nostra solidarietà a Liliana Segre. L’aumento dei fenomeni di antisemitismo in Europa è preoccupante”. Così Luca Stanzione, segretario generale Cgil Milano, dalla piazza che oggi è della pace, San Babila. Adesioni altissime alla manifestazione che dice basta alle guerra e all’escalation militare.

“Tra di noi in piazza ci sono tante persone della comunità ebraica che non condividono le politiche di Netanyahu. C’è un popolo israeliano che è diverso dal suo governo. Abbiamo messo assieme chi da subito, dopo il 7 ottobre, ha pensato che l’unica risposta efficace fosse la pace, a chi invece pensava all’epoca che Israele avesse il diritto di intervenire militarmente”.

“È evidente – continua Stanzione – che è cambiato lo scenario, c’è un’escalation della che fa guardare a quello che sta succedendo nel Mediterraneo come un conflitto generale più grande, a cui con i nostri corpi, oggi qui in piazza, proviamo a dire: fermatevi. È necessario costruire una pace giusta e duratura per i palestinesi e per Israele”.

 

Foto del presidio qui

 

 

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