La Gpa è reato universale. Famiglie Arcobaleno si mobilita contro la criminalizzazione della gestazione per altre e per altri. Giovedì 24 ottobre presidio a Milano ore 18.00 in Piazza Della Scala, la Cgil Milano aderisce.
LA NOTA DI FAMIGLIE ARCOBALENO
Un’onda d’amore e di lotta attraverserà l’Italia dal 24 al 27 ottobre. In varie città si terranno i nostri presidi di orgoglio, protesta e difesa delle famiglie che vengono perseguite da questo fantareato, inapplicabile nella pratica ma infamante e discriminatorio.
In piazza per ribadire che i nostri figli e figlie sono il frutto di un percorso fatto di amore, scelta, rispetto e autodeterminazione e non permetteremo a questo governo di mettere sulle loro esistenze uno stigma inaccettabile e indegno di un paese civile.
I e le ragazze stanno bene e non lo diciamo solo noi ma decenni di ricerche scientifiche, la legge Varchi ha il solo scopo di condannare i diversi modelli famigliari per imporre a tutti un pensiero unico di famiglia, come nella migliore tradizione del Ventennio fascista.
Proteggiamo dalla lettera scarlatta impressa da questo governo omofobo ed oscurantista le nostre figlie ed i nostri figli, già con noi o che nasceranno. Rivendichiamo l’autodeterminazione dei corpi e delle vite ancora una volta e finché ce ne sarà bisogno.
Stringiamoci per il diritto a una famiglia libera e plurale, scendete in piazza con noi a Firenze, piazza Santa Maria Novella, domenica 27 ottobre alle 15:30.
LA POSIZIONE DELLA CGIL
“L’approvazione della legge sul cosiddetto crimine universale di gestazione per altre e altri pone ancor di più il nostro Paese nel novero della reazione e dell’integralismo internazionale. La norma appaga un’ideologia becera, che pagheranno con lo stigma i figli e le figlie delle coppie omogenitoriali”. È quanto dichiara il responsabile Nuovi diritti della Cgil nazionale Sandro Gallittu in seguito al via libera definitivo del ddl Varchi, con il quale si introduce nel nostro ordinamento il reato di surrogazione di maternità compiuta all’estero da cittadino italiano.
“Ristabilire ‘l’ordine naturale’ è il motto delle estreme destre in Europa e nel mondo, e l’Italia compie un ulteriore passo in quella direzione”. Per il dirigente sindacale si tratta peraltro di “una legge di facciata, perché inapplicabile e destinata alla scure della Corte Costituzionale, che serve più che altro a soddisfare l’elemento ideologico tanto caro alla maggioranza di governo e alle frange più estremiste dell’elettorato”.
“Non solo – sottolinea Gallittu -, è uno schiaffo ai richiami della Corte europea e della Consulta, che più volte hanno richiamato il principio del superiore interesse del minore al riconoscimento di entrambi i genitori. E invece così si stigmatizzano tutte le famiglie omogenitoriali – conclude – perché se è vero come è vero il principio dell’irretroattività della legge penale, è altrettanto vero che da oggi quelle bambine e quei bambini verranno considerati come figlie e figli della colpa di tristissima memoria”.