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Papa Francesco: “Fate rumore per dare voce a chi non ne ha”

Nel discorso rivolto ai Dirigenti e Delegati della Cgil nazionaleonale, il 19 dicembre 2022, Papa Francesco aveva espresso la sua vicinanza al mondo del lavoro, sottolineando il ruolo fondamentale del sindacato nella tutela della dignità dei lavoratori. “Non può esistere sindacato senza lavoratori nè lavoratori liberi senza sindacato”, aveva detto, aggiungendo che il lavoro rappresenta non solo un mezzo di sostentamento, ma anche un luogo di realizzazione personale, di fraternità e di costruzione della cittadinanza e della democrazia.
Aveva esortato a educare al senso del lavoro e a promuovere una cultura della fraternità tra lavoratori, ribadendo l’importanza di denunciare le ingiustizie del mondo del lavoro: discriminazioni di genere, precarietà giovanile, sfruttamento nei lavori più usuranti e la “cultura dello scarto” che colpisce i più vulnerabili.
Aveva richiamato l’attenzione sulla sicurezza sul lavoro, denunciando il numero ancora troppo alto di morti e infortuni, e sullo sfruttamento delle persone, con riferimento al caporalato, ai contratti al ribasso e alla mancanza di tutela per la maternità, osservando anche l’aumento dei lavoratori poveri e delle dimissioni volontarie, interpretandole non come disimpegno, ma come un segnale della necessità di umanizzare il lavoro.
Aveva esortato a essere “sentinelle” del mondo del lavoro, a generare alleanze e a educare alla pace anche nei luoghi lavorativi, spesso segnati da conflitti.
Un Capo di Stato che conosceva il valore del lavoro e parlava di giustizia sociale e di pace.
Luca Stanzione, segretario generale Cgil Milano, ha commentato: “C’è una storia profonda del paese di miscellanea di culture che non solo si parlano ma sono generative di pensiero e pratiche, anche per questo Papa Francesco mancherà a molti e molto anche a me, come interprete di una contemporaneità che dovrebbe vedere l’Uomo farsi piccolo e solidale davanti all’Umanità. in un mondo, che al contrario, conosce uomini che si fanno potenti contro la stessa Umanità”.
Maurizio Landini: “Papa Francesco ha fatto della solidarietà, del riconoscimento dell’altro, della vicinanza alle persone più in difficoltà, di chi per vivere ha bisogno di lavorare, il suo impegno costante. Ha sempre ritenuto un dovere morale fondamentale, l’accoglienza di chi fugge dalle guerre e dalle carestie. Ci ha ricordato che la Terra è una sola e non possiamo comprometterla con le guerre e la distruzione dell’ambiente”.